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I was thinking that, 

now,

you would’ve wanted me there.

Digital Collage, 4 x 6 in, 2014

 

 

 

 

Questo progetto combina fotografie di vissuti italiani e americani, in cui i personaggi vengono scambiati e le loro origini mescolate. Creando ricordi condivisi tra la mia infanzia e quella di una famiglia italiana della quale mi sono ritrovata a far parte, le due origini vengono unite in un ricordo come lo sono ora nella vita. Usando fotografie che mi sono state fisicamente donate da questa famiglia, assieme gli scatti della mia infanzia, mi sono inserita nel loro passato, e ho inserito loro nel mio.

 

I lavori rimangono fedeli alle foto e alle loro qualità iniziali attraverso collage digitali. Per evidenziare l'unione naturale tra le diverse scene, sono state scelte immagini che erano in qualche modo, già unite. Molte parti della fotografia rimangono sfocate o sgranate, permettendo ai soggetti inizialmente nella foto di diventare ambigui assieme alle loro controparti esterne, in uno spazio costruito che non deve necessariamente essere in sincronia. Il processo punta a creare delle fotografie non ancora completamente solidificate e convincenti, ma, nonostante tutto, chiaramente ed efficacemente legate tra loro.

 

Dato che ora le nostre vite sono fortemente collegate l'una a l'altra, spesso sentiamo che il nostro passato dovrebbe fare lo stesso; le relazioni sono diventate troppo forti, forse, per rimanere solo nel presente. Queste fotografie esplorano il regno di questi ricordi prima che nessuna delle due famiglie sapesse dell'esistenza dell'altra, rappresentando culture e passati diversi in finestre temporali parallele. Ognuna di esse appartiene a questi momenti che non ci furono mai, ma che ora, molto probabilmente, avrebbero potuto essere.

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